Skip to main content
01.02.2024 08:00

Gli amanti dei giardini a Pesaro

I 3 giardini all'italiana da visitare durante il tuo soggiorno al Pignocco

Villa Miralfiore

Villa Miralfiore

Villa Caprile

Villa Caprile

Villa Caprile

Villa Imperiale

Villa Imperiale

Da mia mamma ho ereditato l'amore per fiori e giardini, anche se, aihmé, il mio pollice non sempre si è rivelato verde come avrei voluto!

Quando sono in giro, mi piace sbirciare i giardini delle case, i fiori spontanei, le piante rampicanti sui balconi, le erbe aromatiche, le aiuole fiorite nei parchi.

Se anche voi avete una passione per piante e fiori e magari siete anche amanti di architettura ed edifici storici, a Pesaro ci sono 3 bellissime ville da scoprire, con tanto di giardino all'italiana.

Ecco la descrizione delle 3 ville con giardino all'italiana che potete visitare durante il vostro soggiorno al Pignocco!

Giardini di Villa Miralfiore

I giardini di Villa Miralfiore a Pesaro si trovano nel cuore della città, all'interno del parco del Miralfiore e a pochi passi dal centro storico. La villa, costruita nel 400, raggiunse il suo massimo spledore nel 500 con la famiglia Della Rovere, per cadere in abbandono nel 900. Vittorio Livi, imprenditore titolare della nota azienda di vetro curvato Fiam, acquistò la villa ormai in rovina nel 1993 e la restaurò completamente. Oggi la villa, tuttora privata, è luogo di rappresentanza, showroom e futuro museo dedicato al vetro curvato.

La villa possiede anche un giardino meraviglioso, le cui siepi disegnano un intricato labirinto, con al centro una grande fontana. Inoltre vi si trovano statue ed alberi secolari. Tra le specie presenti, spiccano il ginkgo biloba, specie che arriva dalla Cina ed è una delle piante più antiche al mondo; il cedro del Libano, originario del Medio Oriente; l'acero giapponese, albero decorativo, con foglie di forma triangolare.

Le attrazioni più importanti dei giardini sono:

  • La fontana del Tritone, una statua realizzata da Francesco di Giorgio Martini nel XVI secolo e decorata con statue di divinità e animali.
  • La peschiera, un bacino artificiale che ospita pesci e ninfee.
  • La grotta di Nettuno, un ambiente suggestivo con giochi d'acqua e statue.
  • Il giardino segreto, un'area appartata e romantica situata in fondo al parco. E' circondato da mura e vi si accede attraverso un arco.

Nonostante che una parte del giardino sia andata perduta e che il contorno del giardino sia mutato a causa della costruzione di alcuni fabbricati di servizio e di una cappella, il disegno originario del giardino è rimasto inalterato e costituisce uno degli esempi più importanti di giardino storico nelle Marche.

INFORMAZIONI
Via di Villa Miralfiore 8, Pesaro

Giardini di Villa Caprile

Villa Caprile è una villa del XVII secolo con un parco di circa 25 ettari. Si affaccia sulla città di Pesaro dal Monte San Bartolo, all’interno dell’omonimo Parco.

La villa fu costruita nel 1640 come residenza estiva della Famiglia dei Marchesi Mosca. Attualmente è di proprietà della Provincia di Pesaro-Urbino ed è sede dell’Istituto superiore Tecnico per l’Agraria Cecchi. Grazie all’impegno, passione ed amore dei suoi studenti e docenti, oggi la villa è un centro culturale, sede di Convegni, meeting ed eventi, inserito in un contesto paesaggistico di grande bellezza.

La meraviglia della villa si può ritrovare nel suo giardino rinascimentale, che può essere considerato eccezionale in quanto mantiene pressoché inalterata la disposizione originaria. In secondo luogo la sua eccezionalità risiede nella conservazione e nel funzionamento di dispettosi giochi d’acqua disseminati ovunque, che hanno portato Villa Caprile ad essere  denominata la piccola Versailles italiana.

Il giardino è disposto su tre grandi terrazze che oggi si percorrono a scendere ma che, originariamente, invitavano il visitatore della villa a salire verso l'alto, in un lento avvicinamento al proprietario.

La prima terrazza presenta il tipico giardino all'italiana con sentieri che tracciano schemi geometrici e si incontrano in una vasca ottogonale centrale, intorno ci sono quattro aiuole di fiori con al centro di ognuna una palma e gli agrumi in vaso.

E' questa la parte di giardino che sorprende i vistatori con spruzzi, piogge e getti improvvisi d'acqua provenienti da elementi architettonici, della vegetazione e da sculture. Sono veri e propri scherzi, spesso azionati  involontariamente  dal visitatore stesso, che calpesta o tocca dei meccanismi nascosti durante la passegiata all'interno del giardino.

L’attrazione principale è costituita da piccoli teatrini acquatici nascosti in alcune grotte, sotto la scalinata della prima terrazza: Nettuno scuote la testa e agita il tridente, insieme a tritoni, sirene, e altri mostriciattoli marini. Zampilli escono poi dall’alto della grotta, dal pavimento e dalle pareti.

Questo gusto per lo scherzo è tipico del Settecento, quando le ville erano pensate per svagare e divertire le estati dei signori. Al di là di questa grottesca frivolezza, si cela però un lavoro idraulico complicatissimo. All'interno della collina una serie di gallerie portano l'acqua di piccole sorgenti fino al giardino segreto da dove, con un evoluto sistema di tubazioni e rubinetti, l'acqua può uscire fuori e creare questi fantastici giochi, il cui effetto sorpresa ha conquistato, nel corso dei secoli, illustri ospiti della villa come Casanova, Stendhal, Leopardi e forse anche Rossini.

Il primo giardino termina con un balcone che si affaccia sulla seconda terrazza e su tutta la vigna di Caprile.

Il secondo giardino, riorganizzato alla fine degli anni quaranta a causa dei danni subiti durante la guerra, richiama il tipico stile dei giardini arabi presenti nelle aree di cultura spagnola. Qui si trova la fontana delle Sirene, a oggi seriamente danneggiata, e le serre, che accolgono le piante di agrumi durante l’inverno. Colonnine e sculture abbelliscono la balaustra che si affaccia sul terzo e ultimo giardino.

Due scale in pietra conducono alla terza terrazza, quella della Vasca di Atlante e della semplicità, con piante sempreverdi, una scia di lavanda dove una volta c'erano le erbe aromtiche e il teatrino della verzura, realizzato interamente da vegetazione, con dei cipressi che lo incorniciano.  

Un ulteriore giardino è quello segreto, che oggi ospita due voliere di colombe e le cisterne con l'acqua destinata ai giochi.

Se vi trovate al Pignocco tra giugno e settembre, sarebbe davvero un peccato privarsi di una visita in un luogo tanto magico.

INFORMAZIONI
Str. Di Caprile 1, Pesaro
Tel. 0721 21440
Biglietto giardini: €5 per gli adult; €3 per i bambini fino ai 12 anni.
Visita guidata: €7 per gli adult; €5 per i bambini fino ai 12 anni.
Apertura visite: da giugno a 3 Settembre dalle ore 15.00 alle ore 19.00, senza prenotazione. In tutti gli altri periodi ed orari, solo su prenotazione per gruppi di almeno 25 persone.

Giardinidi Villa Imperiale

E infine vi dirò qualche parola sui giardini di Villa Imperiale, una villa che non potete proprio perdervi se siete al Pignocco tra giugno e settembre, unico momento dell'anno in cui è aperta al pubblico.

La Villa è una perla architettonica, impreziosita da affreschi stupefacenti e da panoramici giardini terrazzati, inserita in un contesto spettacolare, quello del parco naturale del monte San Bartolo, alle porte di Pesaro.

Questo splendido complesso architettonico è il risultato di più interventi che hanno avuto inizio nella seconda metà del Quattrocento: antica residenza sforzesca, ristrutturata e decorata dall’architetto urbinate Girolamo Genga, poi restaurata e curata dagli attuali proprietari, i conti Castelbarco Albani, nello stile rinascimentale italiano.

Proprio a Genga va il merito della realizzazione del giardino della villa, considerato uno fra i più suggestivi esempi di giardino all'italiana, conseguito grazie allo studio dell'arte scenografica di artisti come Raffaello e Bramante e l'idea di equilibrio perfetto tra natura ed architettura.

L’artista urbinate suddivise lo spazio intorno alla villa in tre parti distinte: al livello più basso realizzò un cortile, privo di vegetazione, ma impreziosito da uno spettacolare sistema di grotte e giochi d’acqua, dal quale si saliva poi ai due livelli superiori, dove si organizzò una vera e propria suddivisione di spazi ricchi di piante ed alberi di ogni tipo.

Nel livello intermedio furono piantati gli agrumi, per dare un sapore mediterraneo, mentre al livello superiore alberelli, erbe medicinali e fiori si adattarono alle divisioni geometriche dello spazio, create con sentieri ortogonali, come da tradizione del giardino all'italiana.

Il sistema giardino fu quindi inteso come una vera propria architettura naturale, disegnata grazie agli elementi stilistici caratteristici dell’ambiente del giardino: spalliere di alberi, comparti, ninfei.

Dall'alto dell'ultimo livello, guardando verso valle, si può ammirare il paesaggio naturale e  selvatico dei boschi di lecci che circondano la villa.

INFORMAZIONI
Strada dei Cipressi 63, Pesaro
Consiglio di passare da via Lucio Accio, prendere la strada di San Bartolo e seguire le indicazioni.
Visite guidate ogni mercoledì dalle 15,30 alle 18,30 ed ogni sabato dalle 10,00 alle 13,00, da giugno a settembre